Articolo Oinos
Addirittura dalla torre del rinascimentale Palazzo Pubblico in Piazza Grande lo sguardo arriva ai Monti Sibillini, al Cimone e, quando l’aria è particolarmente limpida, fino anche al Gran Sasso d’Italia in Abruzzo. Il caratteristico centro storico di Montepulciano si snoda lungo una sola strada principale, detta il Corso, che, partendo dalla parte bassa della città, salendo, arriva fino a Piazza Grande. Vi si accede dalla Porta al Prato, già di Gracciano, ristrutturata dall’architetto Antonio da Sangallo il Vecchio quando costruì i bastioni della Fortezza Medicea. Proseguendo lungo il primo tratto del Corso, la via di Gracciano appunto - raffinata strada cinquecentesca sede di molti palazzi patrizi, a circa metà si arriva in Piazza Michelozzo. Qui, dove l’ultima domenica d’agosto si possono vedere i concorrenti del Bravìo delle Botti coi rappresentanti delle 8 contrade poliziane che spingono le grandi botti su per il borgo, non si può non notare l’insolita Torre dell’Orologio, detta anche di Pulcinella per l’automa che veste la tipica maschera napoletana che batte le ore, in omaggio alla cultura teatrale che ha sempre permeato la città poliziana. Di fianco alla Torre dell’Orologio si può ammirare la bianca facciata della chiesa di Sant’Agostino, di cui la torre fa parte: costruita in epoca precedente rispetto a questa (nel 1285), la chiesa fu ristrutturata dallo stesso Michelozzo (Firenze, 1396-1472) nel Cinquecento e unisce lo stile neoclassico del Rinascimento al gotico del Medioevo. E dalla scalinata antistante, divenuta nel tempo punto di ritrovo per molti residenti di Montepulciano, si gode di uno degli scorci più suggestivi di Montepulciano. Proprio in questa elegante piazza, cuore pulsante della contrada di Gracciano, contraddistinta dallo stemma col leone in campo d’oro, dove fin dal Quattrocento hanno avuto sede tutte le attività economiche trainanti della città poliziana, precisamente al civico numero 7, ha sede il nuovo ristorante “Il Pozzo” – il nome proviene da un pozzo artesiano d’origine medievale interno al locale, dove anticamente venivano convogliate le acque meteoriche - che ha aperto le sue porte agli ospiti nel 2020. Il locale si trova al pian terreno di un imponente palazzo cinquecentesco appartenuto, come si vede dagli stemmi, prima alla nobile famiglia Tarugi, una delle più antiche e
importanti di Montepulciano, che lo cedette poi a metà Settecento a un’altra famiglia nobile, quella dei del Corto, benestanti originari di Cortona. Vincolato come bene d’interesse storico architettonico dalla Soprintendenza alle Belle Arti, il palazzo contiene interessanti dipinti di Federico Zuccari (Sant’Angelo in Vado, 1539 – Ancona, 20 luglio 1609), esponente del Manierismo. Ma i locali che oggi ospitano il ristorante “Il Pozzo” hanno una storia antica d’ospitalità, infatti subito dopo la Seconda Guerra Mondiale
intorno al 1950, vi aprì il famoso “Caffè Tazza d’Oro”, abituale ritrovo della gente poliziana - luogo di tanti ricordi, uno dei quali è legato all’arrivo a Montepulciano del primo jukebox - e successivamente furono sede del ristorante “Il pozzo di Pulcinella”. Patron del ristorante “Il Pozzo” è Alberto Margheriti, titolare del “Gruppo Margheriti”, importante realtà imprenditoriale toscana con sede a Chiusi, avente ampio respiro internazionale con una pluralità d’imprese che operano su diversi fronti, dal vivaismo, di cui è uno dei leader europei, al real estate fino a interessi nella produzione musicale e nell’enogastronomia con ben 5 enoteche fra Pienza, Montepulciano, Siena, Cortona sotto il brand “Vini di Toscana”, oltre alla famosa Osteria “La Porta” a Monticchiello. Completamente rinnovato e con un nuovo look di taglio molto moderno, al ristorante “Il Pozzo” l’eleganza si sposa al comfort, il setting è perfetto e il mood senza dubbio molto azzeccato: “Abbiamo creato una squadra di professionisti nell’arte culinaria – spiega Alberto Margheriti - cercando di render omaggio alla qualità, in questi momenti dove i nostri valori servono più che mai. Il progetto nasce dalla passione di un gruppo unito, misto d’energia giovane e saggezza veterana, che cerca d’offrire sempre il massimo per poter creare momenti esperienziali all’altezza degli alti livelli che da molti anni ormai rendono onore alla cultura italiana dell’ospitalità. Tutti gli ingredienti e le materie prime sono freschissimi e accuratamente selezionati per una proposta di cucina tradizionale toscana rivisitata, che cerca di fondere l’innovazione e la creatività coi prodotti tipici delle nostre compagne, senza comunque andare troppo fuori dalle righe. Il nostro obiettivo è creare piatti gourmet che trasmettano agli ospiti emozioni che raccontino la storia millenaria delle nostre terre col valore aggiunto della cucina a vista, dov’è sempre magico vedere direttamente gli chef che preparano manualmente le varie pietanze”. Il ristorante “Il Pozzo” è aperto tutto l’anno e tutti i giorni sia a pranzo (ore 12/15) che a cena (ore 19/22) con circa 125 posti a sedere, dei quali 25 all’esterno e il resto nei locali interni, suddivisi in 3 sale. Ma la sorpresa sta sottoterra… Infatti, comunicanti col locale, vi sono delle suggestive cantine a mattoni con in fondo addirittura un’antichissima tomba etrusca scavata direttamente nel tufo, ora tutte completamente restaurate e visitabili: Montepulciano ha molte cantine alto medievali scavate nelle viscere del paese che servivano per la lunga conservazione degli alimenti - vino, olio, formaggi, salumi - durante i tanti e lunghi assedi che il borgo ha dovuto fronteggiare nel corso dei secoli. Locali che, fino ad alcuni decenni orsono, hanno davvero ospitato grandi botti di legno, che venivano montate direttamente all’interno, per l’invecchiamento del famoso vino poliziano: pare ancora di vedere i carri trinati dai buoi che dalla campagna arrivavano carichi d’uva, che veniva fatta poi entrare per bollire nei tini di fermentazione in cantina tramite appositi fori, che servivano anche per l’aereazione. Oggi queste vecchie cantine torneranno a essere usate perché conserveranno alla giusta temperatura e umidità circa 50 cantinette con una capienza di 20 bottiglie ciascuna che i clienti potranno affittare per conservare i propri vini al fresco, pronti per esser consumati in abbinamento ai tanti gustosi piatti del ristorante “Il Pozzo”. Oltre naturalmente a poter scegliere dall’ampia carta dei vini, curata dal sommelier Salvatore Finiello, che si avvale di un’esperienza ultradecennale nel mondo del vino: “Nelle nostre scelte privilegiamo naturalmente la Toscana, perciò spazio alle denominazioni storiche come Brunello di Montalcino, Bolgheri e Chianti Classico con un’attenzione particolare al Vino Nobile di Montepulciano e alla giovane ma interessante Orcia doc. Oltre alle ultime annate rilasciate sui mercati, abbiamo tante selezioni, cru, grandi formati e diamo la possibilità di profonde verticale di grandi vini – Sassicaia, Ornellaia, Masseto, Tignanello, Solaio, Soldera - che possono andare fino ai primi anni Novanta del Novecento. Certamente spaziamo anche nelle grandi firme del vino di tutta Italia – Barolo, Barbaresco, Amarone, Etna – con una prevalenza di vini rossi, ma abbiamo un occhio di riguardo sia per i bianchi che per le bollicine, metodo classico italiane e Champagnes francesi”. Alberto, com’è organizzato il locale? “Abbiamo una brigata di cucina e uno staff di sala composto da giovani molto motivati che vogliono far emergere il locale trasmettando ai commensali tutti i sapori e gli aromi genuini del nostro territorio sia di terra ma anche di mare, cosa abbastanza insolita nell’entroterra toscano. Acquistiamo il meglio che i mercati agroalimentari di prossimità mettono sui banchi ogni mattina con una bella selezione di formaggi che contempla anche degli erborinati e ci forniamo di una macelleria artigiana che, secondo le nostre esigenze, ci frolla appositamente anche per 40 giorni succose bistecche fiorentine di razza Chianina, antichi bovini d’origine etrusca, autoctoni proprio della vicina Val di Chiana. Senza scordare che anche i pani e le paste sono tutti fatti in casa da noi, mentre una particolare attenzione è riservata agli ospiti vegetariani, intolleranti, allergici e celiaci con proposte a loro esclusivamente dedicate, così, oltre al pane, abbiamo pici e fettuccine con sughi senza farinacee, tipo pomodoro fresco e aglione dop, un’intrigante cheesecake e pure un goloso tiramisù. Il nostro servizio è puntuale con attenzione ai dettagli e ai particolari, ma valorizza anche il carattere toscano col suo calore e la sua amichevolezza per far sentire i nostri ospiti a loro completo agio, come fossero a mangiare in una bella casa di amici”.